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Teknoax: la nuova gamma di assali

La gamma dei freni per rimorchi agricoli di Adr Axles è una delle più ampie del mercato. Può equipaggiare qualsiasi rimorchio, indipendentemente dalle normative vigenti nel Paese di utilizzo. Comuni a tutti i gruppi le doti di resistenza, durata e facilità di manutenzione.
Dal primo gennaio 2018 in Europa è in vigore il regolamento “Eu 167/2013”, noto quale “Mother Regulation”. Disciplina a standardizza non solo le caratteristiche costruttive delle macchine agricole, ma anche quelle dei loro componenti-base.
Fra questi, occupano ovviamente un ruolo di primo piano i freni, gruppi ai quali è delegata in toto la sicurezza di marcia propria e degli altri utenti della strada e che vanno a equipaggiare cantieri di lavoro sempre più spesso impegnati su lunghe tratte stradali per soddisfare le esigenze logistiche e produttive delle aziende. Da qui la necessità, per chi presidia il comparto come Adr Axles, di operare solo in termini di qualità, accettando l’idea che oggi gli equipaggiamenti frenanti agricoli oltre a dover essere tecnologicamente a livello di quelli dei veicoli industriali devono garantire superiori standard di resistenza agli stress alla luce delle incertezze connesse alla natura dei terreni su cui operano.Non a caso Adr molto ha investito sul proprio laboratorio freni per dotarlo dei più avanzati mezzi di prova, arrivando a installare un banco inerziale abilitato ad effettuare i test di omologazione secondo i regolamenti internazionali Ece-R13 e Eu-2015/68.
L’intera gamma dei freni Adr, sia a dischi sia a tamburi, con questi ultimi che vedono i propri diametri spaziare da un minimo di 156 millimetri a un massimo di 560, è inoltre progetta in modo da soddisfare tutte le esigenze esplicite ed implicite degli allestitori e degli utenti finali, con i primi che possono giovarsi di soluzioni modulari atte a semplificare la costruzione dei sottocarri e minimizzare gli stock di magazzino. Guardano in tale direzione gli assi a corpo cavo “TeknoAx 2.0”, ottenuti per deformazione a caldo e quindi monolitici oltre che avulsi da saldature. Il processo, esclusivo per il settore, assicura doti di rigidità superiori, una elevata leggerezza dei gruppi e la possibilità di far passare all’interno dell’assale i cavi elettrici e le tubazioni che il continuo progredire delle tecnologie automotive renderanno necessari.

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I cablagg i dei sistemi abs e asr, per esempio, piuttosto che i tubi per gonfiare e sgonfiare le gomme. Assi che molto guardano al futuro quindi, ma che contribuiscono pure a minimizzarsi le esigenze di manutenzione, attività ora gestibile in termini predittivi grazie a chip “rfid” operanti in tandem con un’apposita app che permettono di monitorizzare direttamente da smartphone ogni assale in termini di ore di lavoro, temperature di esercizio e carichi. Nel caso poi si debba intervenire, Adr molto ha curato la rapidità e la facilità di esecuzione degli interventi grazie ad appositi kit di ricambi che integrano tutti i componenti soggetti a usura di ogni singolo gruppo così da dar luogo a un suo completo e totale ripristino. Orientato alla facilità di intervento anche il sistema di registrazione dei cuscinetti e compattato il disegno dei mozzi per permettere un allargamento delle carreggiate dei rimorchi fino alla sagoma limite senza ricorrere a ruote con offset, deleterie per la durata dei cuscinetti. Il tutto con una versatilità di impiego di ogni singolo asse che, come accennato, permette agli allestitori di minimizzare i propri stock senza rinunciare alla possibilità di disporre di sistemi sterzanti e autosterzanti.

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